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Weeds – 7×01/7×02 – Bags/From Trauma Cometh Something

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“Who am I to feel so free? Who, how, what, why? I feel so free, I could never die”.

Nancy Botwin è sempre stata una donna piena di risorse e di questo bisogna darle merito: per sei anni è sempre riuscita, in un modo o nell’altro, a non pagare per i suoi reati. Ironicamente, l’unica volta che finisce in prigione è per un omicidio che non ha commesso, anche se per un atto di puro altruismo. Per la serie “la ruota gira” e tutte queste stronzate mistiche. Ma bando alle ciance ‘cause Weeds is back!

La sesta stagione si era chiusa con il provvidenziale plan C che aveva permesso a Nancy di non essere uccisa da Esteban e a Andy, Doug e i fratelli Botwin di iniziare una nuova vita a Copenaghen. Tre anni dopo la situazione cambia.

Esteban è morto assassinato in carcere e il suo clan è stato smantellato. A Nancy, condannata per l’omicidio di Pilar Suazo, non viene quindi concessa la protezione testimoni ma bensì un nuovo regime di libertà vigilata: dovrà vivere in una halfway house a New York finendo di scontare il suo debito con la giustizia. Tre anni di reclusione l’avranno cambiata? Assolutamente NO, “she’s just gonna fuck you up again”: grazie al rapporto saffico stretto in prigione con la compagna di cella Zoychka, Nancy si ritrova tra le mani un vero e proprio arsenale in valigia da dover consegnare. Tuttavia tale arsenale non ha niente a che vedere con nuovi piani criminali, ma le permette di negoziare una partita di erba che la farà tornare in affari.

A Copenaghen il “team Botwin” sembra aver messo radici: Andy e Doug gestiscono il Wonderful Wonderful tour, Shane viene piantato da Renata, una puppeteer danese molto più grande di lui e Silas è diventato il volto promozionale di una fantomatica flower-water. Quando Jill li contatta per informarli che Nancy è uscita di prigione, Shane prende (inverosimilmente) in mano la situazione decidendo di tornare in America per  cercare la madre.

Se Bags appare, come tutti i primi episodi dopo salti temporali, un apripista molto introduttivo, che serve, più che a mettere in moto gli avvenimenti, a farci vedere come siano cambiati gli equilibri dei Botwin, From Trauma Cometh Something finisce di sistemare i tasselli e ci permette, anche se in maniera molto ridotta, di (pre)vedere come  si muoverà la stagione.
Lo schema narrativo, tuttavia, è rimasto totalmente invariato e ricalca, in maniera forse troppo ripetitiva, l’inizio della quarta e della sesta stagione: il classico incipit Nancy ha perso tutto e deve cominciare da capo. Questo, all’occhio dello spettatore attento, è fin troppo evidente e suona come un’ammissione non tanto velata che gli anni per Weeds iniziano a farsi sentire e le buone idee mancano. E a nulla serve questo ennesimo cambio di location se le premesse risultano essere le stesse dell’anno scorso.

Dispiace. Dispiace perché Weeds è un prodotto al quale si è affezionati, che si guarda perché c’è sempre un’attrice come Mary-Louise Parker, che nonostante continui a bucare lo schermo con i suoi primi piani, sembra sia rimasta un po’ bloccata in un personaggio come Nancy,  vittima dei suoi stessi errori in maniera ciclica. Non che si aspetti un improvviso pentimento e un ritorno sulla retta via da una donna che ormai, nella vita, ne ha davvero viste e fatte di cotte e di crude (pentimento che comunque snaturerebbe lo show), ma dispiace che un personaggio potenzialmente così forte si ritrovi dopo sette anni a dover far fronte all’ennesimo crollo familiare e lavorativo debba di nuovo cercare di rimettersi in carreggiata. Le ipotesi qui sono due: o Nancy ha qualcosa in mente, qualcosa di più grande, oppure Jenji Kohan, che ha ripetuto ultimamente che questa potrebbe essere l’ultima stagione di Weeds, sta progettando un ritorno alle origini.

In entrambi i casi si rimbocchino le maniche perché si può fare molto, ma molto, di meglio. Sperando che la tag-line di questa stagione non sia la battuta di Nancy del prossimo episodio: “try again, fail better”.

Note sparse:

  • Jill ha cresciuto il piccolo Stevie come figlio suo. Nancy che si sente chiamare Annancy è un piccolo colpo al cuore.
  • Esteban è morto off-screen, fine ingiusta per un personaggio principale delle passate tre stagioni. Avrebbe meritato più attenzione, ma mi rendo conto che già nella scorsa stagione era una zavorra.
  • Ciao Esteban! quindi Ciao Guillermo! e Ciao Cesar! Un minuto di silenzio.
  • Doug è il solito cazzone, okkei. Ma perché è ancora lì? E soprattutto, perché fa parte del team Botwin?

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